C’era anche l’I.T.I. “A. Pacinotti” di Scafati al “Festival parole in cammino” svoltosi a Siena dal 7 al 9 aprile scorso. Ricco il calendario fra incontri, conferenze, spettacoli uniti dal filo della riflessione della nostra lingua materna, tra passato, presente e futuro. Ideata e curata dal prof. Massimo Arcangeli, docente di linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Cagliari, la tre giorni senese ha visto esibirsi studiosi, giornalisti, sociologi ed esperti di comunicazione e nuovi media che si sono confrontati sostanzialmente su tre temi portanti: comunicazione e informazione, creatività lessicale e ludolinguistica; musica e parole. Sabato 8 Aprile, alle ore 21, all’interno della sezione Riscritture, presso il teatro dei Rinnovati, l’alunno di 4° M Gianluca Izzo, coadiuvato per la parte tecnica dal compagno di classe Antonio Cesarano, ha presentato un lavoro dal titolo “L’invidia in Dante: una riflessione su Sapìa senese”, nobildonna appartenente alla famiglia dei Salvani, la quale, essendosi in vita rallegrata del male altrui più di ogni altra cosa, sconta nel tredicesimo canto del Purgatorio il peccato dell’invidia. “E’ stata un’esperienza elettrizzante, ha dichiarato con emozione Gianluca, che mi ha dato l’opportunità di conoscere tante belle e famose persone, una fra tante il presidente dell’Accademia della Crusca, prof. Francesco Sabatini, con il quale ci siamo intrattenuti a colloquiare. Ringrazio naturalmente con tutto il cuore chi mi ha permesso di esibirmi al cospetto di personalità del mondo della scuola e della cultura, la preside prof.ssa Adriana Loredana Miro e il prof. Giovanni Savarese in primis, presenti alla manifestazione e punti di riferimento imprescindibili, il prof. Massimo Arcangeli e la prof.ssa Pina Basile”. Tre giorni di riflessione sul parlar bene, con attenzione ai neologismi e ai linguaggi del web. “Prendere parte alla manifestazione “le parole in cammino” per il nostro Istituto, afferma la D.S. del Pacinotti prof.ssa Adriana Loredana Miro, è stato un onore a dimostrazione che, come sostiene Massimo Cacciari, la separazione tra cultura umanistica e cultura scientifica è un anacronistico equivoco. I nostri alunni hanno partecipato a conferenze e dibattiti che hanno avuto come tematica lo sviluppo contemporaneo dei vocaboli e della linguistica, contribuendo al successo del festival, dal momento che, oltre ad essere spettatori, hanno altresì presentato un lavoro innovativo ed attuale sulla Divina Commedia, ricevendo i complimenti dagli organizzatori e dal numeroso pubblico presente”. (Giovanni Savarese)